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Tuesday, August 11, 2009

Voglio la tinta unita



Io non so cos'ha la moda contro la tinta unita.
Oggi per la prima volta da..tipo..il giurassico, ho tentato di espletare le mie funzioni primarie da essere umano: guardare le vetrine e fare shopping. Che a me non piace come parola, e quindi preferisco dire fare compere. Che fa molto più massaia. E ci piace di più.
Comunque, siccome la Filo-mobile è marciscente davanti a casa mia (in attesa che il sottoscritto si decida tra: 1)chiedere al papi un prestito per comprarmi suppongo un'Ape Piaggio; 2)vivere da bipede; 3)vivere da scarrozzato; 4)ripiegare su un motorino usato), oggi ho preso l'autobus per andare in centro per affrontare le compere di primavera. Sì lo so, i saldi sono appena finiti, ma il buon Filo non ha tempo per questi dettagli. Ora non chiedetemi perchè stia passando dalla prima alla terza persona così impunemente..fingete che sia una specie di flusso di coscienza alla Woolf. Tornando a me, ovviamente decido di affrontare a piedi la città nell'unico giorno in cui il vento artico si abbatte sulla metropoli dopo due giorni di canicola. Ma nulla può fermarmi. Io voglio le magliettine tinta unita e le "polo Seth Cohen" (courtesy of Simona), che fanno molto 2004 ma di cui ho un disperato bisogno. E per disperato intendo che senza polo mi sento mutilato. Mi ritrovo con la Simo e la sister Ica in trasferta milanese, e ci fiondiamo prima nella perigliosa Linea Rossa della Metro, nota anche come il Regno della Terrificanza (perchè nemmeno la minaccia di morte può sconfiggere la pigrizia di fare due fermate a piedi), dopodichè ci tuffiamo nel colorato Regno della Vestizione, noto anche come H&M, ulteriormente detto l'unico-posto-al-mondo-che-ha-i-vestiti-del-mercato-rionale-che-però-vengono-spacciati-per-fashion-e-che-li-compri-senza-sentirti-un-pezzente-da-mercato-rionale.
Sta di fatto che ben presto le speranze del sottoscritto saranno fatamente spezzate dall'amara realtà della moda d'oggi.
Io volevo delle banalissime t-shirt colorate. Non so a chi mi devo rivolgere per fare questa richiesta..esisterà una Miranda Priestly italiana immagino. Parliamone mia cara. Ti prendo la bistecca e ti procuro il manoscritto di Harry Potter e il turlupupo basculante se ti interessa..ma parliamone. Io voglio delle banalissime t-shirt normali tinta unita. Punto. Non me ne frega se ora vanno le stampe anni '50 o il collo a V, se tutti indossano le magliette corte o rinforzate sulle spalline, o con le corna, le borchie, gli strass, le lampadine o con un chihuahua appeso all'ascella. NO! io voglio della basic, semplicissime magliette tinta unita. Possibilmente non fucsia fluo..che tra l'altro andava di moda 4 anni fa. Cioè, una santissima immacolata magliettina che ne so.. gialla. Una maglietta gialla. Posso avere la magliettina gialla? Mah. Evidentemente non posso avere una magliettina gialla perchè qualche mente geniale ha stabilito che quest'anno vanno le stelline viola e le cuciture in vista. Ma io non lo so.. Non voglio sembrare Edward Manidiforbice..ma un semplice ragazzino con la magliettina gialla (ringrazio me stesso per essermi autodefinito ragazzino). Neanche cercassi un completo Armani della stagione a/i 1999 Vintage.
Allora incoscientemente passo alle polo Seth Cohen.
Oh santo cielo. Quest'anno Miranda vuole congiurare contro di me. La sento la sento.. che bofonchia alle mie spalle e mi addita come lo scemo del villaggio. Si possono avere dei colori..non dico allegri..non dico luminosi..ma che almeno non attraversino la gamma dei marroni e dei grigi. Non voglio sembrare un caco troppo maturo in procinto di spappolarmi al suolo. No uffi. Io voglio cose semplici, come il pane del fornaio e il mulino che gira. Non voglio sigle e cuciture d'oro o simpatici effetti sdruciti che non so..secondo voi devo pagare 50 euro in più una polo perchè assomigli allo straccio di un rumeno che mi lava i vetri? Io dico di no. E dico basta anche alle righe orizzontali. Mi ammorbano e mi fanno sembrare una baleniera giapponese.
E insomma che delusione sia. Ok..non comprerò niente.. vivrò con i miei stracci perchè qualcuno ha deciso che se non sei a pois blu allora sei out. No grazie. Davvero. Dov'è il garante della..mhmm.. Vabbè, dove sono le guardie svizzere che proteggono i cittadini!?
Al ritorno ho pure preso l'autobus alla stessa fermata del mio liceo. Per 5 anni ho preso il bus a quella fermata.
Con il mio zaino Seven, il walkman con le musicassette, e il Dizionario Rocci di greco in mano.
Stupendo. Che ricordi.
Poi ho visto i ragazzi che uscivano dal mio stesso liceo..
..erano tutti a pois blu e stelle viola.
Lo sapevo che era tutta colpa delle nuove generazioni.
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parliamone.. mhm.. forse no.
 
AGGIORNAMENTO:
Non avevo intenzione di ferire nessuno..semplicemente non ho inserito questo dettaglio perchè, come si suol dire, le cose preziose vanno preservate e tenute tutte per sè (<---leggasi velato paraculismo)..ma invece devo aggiungere l'adorabile (quanto fugace) pranzo con Dario alla mensa aziendale!! noi quattro in mezzo a quella gente incravattata eravamo un bijoux!!


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